martedì 22 ottobre 2013

TAPIRO PER BELEN

Sembra che la saga Rodriguez-D'Urso non abbia ancora trovato la parola FINE,infatti nella puntata del 21 ottobre del tg satirico,Striscia la Notizia,Valerio Staffelli ha incontrato la conduttrice argentina per consegnarle un bel tapiro dopo gli avvenimenti degli ultimi giorni.
Tutto è cominciato con le nozze dell'argentina su cui la D'Urso non ha evitato battutine pungenti e offensive sull'organizzazione e sul comportamento degli sposi,tra interviste allo staff,banda e prete,Barbara non ha perso occasione per parlare male del matrimonio dell'anno.
Da questo siamo arrivati all'intervista doppia fatta da Le Iene alla coppia nella quale la Rodriguez oltre ad aver mandato a quel paese la presentatrice,si era anche tolta qualche sassolino dalla scarpa parlando della D'Urso,la quale però sembra non aver per niente gradito,tanto da far censurare dal web il video dell'intervista,

"Ci hanno censurato - ha spiegato sorridente e ironica Belen - Non so se ci hanno censurato perché ho parlato delle luci della zia d’Urso, perché ho detto della ninna nanna della zia d’Urso oppure perché l’ho mandata a quel paese. Però, quando uno manda a quel paese, la persona è libera di andarci o di restare dove sta".

La presentatrice di Italia's got Talent,si è detta molto infastidita per l'atteggiamento della D'urso che ha minacciato di denunciare sia la Mediaset che la Rodriguez nel caso non fossero state eliminate le immagini dell'intervista dal web.
Un atteggiamento molto esagerato secondo lei,visti soprattutto i ripetuti "attacchi" della presentatrice napoletana nei confronti della Rodriguez e De Martino negli ultimi tempi.


"Meglio un vaffa sentito e sicuro che una diffamazione molto più lunga, lenta e subliminale, che è molto peggio,la mia era ironia e non l’ha saputa cogliere - ha poi concluso l'argentina - Non si può censurare un vaffa, il vaffa è lecito. E' libertà di parola, non è un reato. Ha fatto una riunione ai piani alti e ha chiesto la censura perché non andava bene. Perché avrebbe querelato sia Mediaset sia la sottoscritta".

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